Finanza e sostenibilità: un binomio in continua evoluzione

L'intero settore finanziario si sta orientando sempre più velocemente verso la sostenibilità delle scelte di investimento e di finanziamento: quali le possibili implicazioni, ma anche le opportunità, in ambito immobiliare e private debt?

a cura di Finint Investments SGR

L'attenzione ai temi ambientali, sociali e di governance ha condotto a una rapida diffusione della finanza “sostenibile”, un ecosistema in cui gli operatori tengono conto di tali parametri nelle decisioni di investimento. La crescente domanda da parte degli investitori privati e istituzionali e l’attenzione del legislatore ai rischi di sostenibilità del sistema economico-finanziario alimentano l’interesse per le tematiche ESG.

Dal 2019 Finint SGR ha incluso la sostenibilità nelle proprie dinamiche di gestione aziendale, ha creato una linea di indirizzo strategico e si è dotata di una disciplina interna in ambito ESG. Riteniamo di avere un approccio attivo e proattivo all’engagement e all’education in ambito ambientale, sociale e di governance delle nostre controparti, e applichiamo un approccio diversificato in base all’asset class di riferimento (real estate, infrastructure energy, private debt e private equity). Dal 2021 Finint è diventata firmataria degli United Nations Principles for Responsible Investment (UNPRI). Dal 2013 gestiamo fondi dedicati al social housing e alle energie rinnovabili, che hanno portafogli ESG compliant da oltre 10 anni, ben prima dell’introduzione della normativa di riferimento europea SFDR, entrata in vigore nel marzo 2021.

In ambito real estate ci adoperiamo per ottenere annualmente il rating GRESB su 9 FIA immobiliari e abbiamo altresì implementato un sistema di rating interno, con analisi degli asset ex ante ed ex post, osservando rilevanti miglioramenti del punteggio anno su anno. Nello specifico, i nostri immobiliari fondi dedicati alle energie rinnovabili (campi fotovoltaici) dal 2011 hanno prodotto più di 1,4 miliardi di KWh, portando a un risparmio di circa 742mila tonnellate di anidre carbonica. Un altro dato interessante riguarda l’impatto sociale: in questo ambito abbiamo realizzato 1280 alloggi sociali grazie ai nostri fondi di social housing. Questo ha portato ai beneficiari finali un risparmio annuo medio pari a 23 euro al mq (2.300 euro annui per 100 mq). Significativo è il fatto che queste abitazioni consumano in buona misura energie rinnovabili e sono state costruite rispettando i criteri più avanzati di efficienza energetica. Grazie all’avvio di un fondo dedicato allo student housing, stiamo contribuendo alla realizzazione di 1600 posti letto per studenti universitari, dei quali 484 già in fase avanzata nei comuni di Padova e Modena. Quanto al senior housing, grazie alla collaborazione con diversi investitori istituzionali, a oggi abbiamo realizzato 502 posti letto per anziani in RSA e RSD.

Dal punto di vista metodologico, abbiamo creato nel corso degli anni un modello proprietario di rating ESG che utilizziamo per valutare i singoli investimenti in base all’asset class e alle sottocategorie clusterizzate. Lo scoring si determina a partire dal gruppo di appartenenza del singolo asset: in funzione di ogni gruppo sono definiti differenti pesi E, S e G con relativi Key Performance Indicators (KPI). Questo rating interno monitora i KPIs in linea con la tassonomia in vigore, con i PAI (Principal Adverse Impact), i DNSH (Do No Significant Harm) e valuta tutto ciò diversificando l’approccio in base alla fase in cui si trova l’investimento. L’utilizzo del modello di scoring è necessario per effettuare l’investimento, ma anche per monitorare lo sviluppo dei nostri asset in termini ESG, e per raggiungere gli obiettivi strategici sui singoli portafogli di investimento, in termini sia di engagement che di impatto sulla decarbonizzazione.

In ambito private debt, nel 2019, il nostro modello di rating interno - che valuta i Key ESG factors - ha portato a un incremento di portafoglio di 2 punti percentuali, grazie ai migliori risultati ottenuti dalle imprese che abbiamo finanziato. Tra i principali dati a riguardo, a oggi rileviamo che (i) il 61% delle PMI in portafoglio adotta una politica di gestione ambientale, (ii) il 67% delle società adotta una politica di welfare per i dipendenti, (iii) il 26% hanno donne come figure apicali e (iv) alcune di queste aziende in portafoglio redigono il bilancio di sostenibilità. Una di queste ha altresì modificato il proprio statuto al fine di diventare società benefit. 

Vania Serena, Head of ESG Finint Investments SGR

18/5/2023 
 

 
 

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