Infrastrutture, la strada per puntare dritti all'investimento a impatto
Il settore infrastrutturale, sempre più attento anche alla sostenibilità, è uno dei principali beneficiari del Recovery Plan: un'opportunità anche per i player istituzionali che ambiscono a finanziare obiettivi specifici e a generare performance sostenibili di lungo termine. Quali allora le migliori strategie d'investimento per accedere alle infrastrutture?
Gli investitori istituzionali [1] apprezzano le infrastrutture per le loro caratteristiche di resilienza e anti-ciclicità, asset essenziali di lungo termine con flussi di cassa regolari. Tutto questo però non basta più: per soddisfare le esigenze di un mondo in rapida trasformazione e mantenersi remunerativi, gli asset infrastrutturali devono essere non solo essenziali ma anche sostenibili.
Alla base della ripresa
La decarbonizzazione e la digitalizzazione sono due trend strutturali di primaria importanza che hanno notevolmente accelerato il passo per rispondere al bisogno di una transizione energetica più rapida e completa e una copertura più ampia dei servizi di telecomunicazione. Il settore infrastrutturale è uno dei principali beneficiari del Recovery Plan per l'Europa varato dall'UE con uno stanziamento da 1800 miliardi di euro.
La nostra analisi suggerisce che, a seconda delle modalità di attuazione adottate nei singoli Paesi, il 25-50% dell'importo sarà destinato alla digitalizzazione (fibra, 5G), alla transizione verde (rinnovabili, efficienza energetica, ammodernamento della rete elettrica) e al trasporto pubblico (mobilità verde, ferrovie e trasporti collettivi). Anche se una porzione consistente potrebbe arrivare sotto forma di investimenti pubblici diretti, sicuramente saranno previsti anche nuovi piani di sostegno agli investimenti del settore privato.
Decarbonizzare e digitalizzare l'Europa
La velocità del cambiamento trova riflesso nel fatto che i settori legati alla transizione energetica e alle telecomunicazioni oggi assorbono ciascuno circa il 30-35% della pipeline dei nostri investimenti, a fronte di una quota storicamente molto inferiore. Le nostre strategie mirano principalmente a sostenere la transizione energetica attraverso investimenti in energia rinnovabile, efficienza energetica e mobilità sostenibile, ma anche ad accelerare la digitalizzazione con il finanziamento delle reti a fibra ottica e a sostenere le infrastrutture sociali sanitarie e dellistruzione.
Offriamo agli investitori tre vie di accesso a queste opportunità: debito infrastrutturale senior, adatto a chi è alla ricerca di maggiore sicurezza, abbinata a un rendimento potenziale superiore a quello del credito corporate e a un trattamento favorevole in ambito Solvency II; strategie azionarie ed enhanced return debt che mirano a contribuire alla ripresa economica sostenibile attraverso due temi di investimento, a) la transizione energetica (mobilità verde, transizione ambientale, gestione delle acque e dei rifiuti) e b) l'infrastruttura sociale e digitale.
Rimediare all'esclusione sociale
Attraverso gli investimenti infrastrutturali possiamo perseguire obiettivi sociali e ambientali chiari, come testimonia il fatto che queste strategie si sono qualificate Articolo 9 in base al regolamento SFDR. Per fare un esempio concreto, nel tema della digitalizzazione investiamo in progetti che offrono connessioni internet ad alta velocità non solo in tutta Europa, ma anche in regioni rurali più remote: questo vuol dire costruire un'economia più inclusiva, orientata a colmare il divario digitale fra le zone meno connesse e le città più ricche.
Metodologia innovativa di impatto climatico
La nostra metodologia ESG proprietaria [2], totalmente integrata nel processo di investimento, è stata concepita per selezionare attivi con un impatto positivo che ci consentano di perseguire sostenibilità e performance. La scelta cade di preferenza su investimenti che contribuiscono fattivamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU e le nostre strategie sono costruite per essere compatibili con l'Accordo di Parigi e con l'impegno a limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C.
Al fine di misurare l'impatto climatico, abbiamo adottato una metodologia innovativa sviluppata con Carbone4, un'azienda esperta in questo campo. Oltre a valutare l'impronta di carbonio dei nostri investimenti, misuriamo il grado di allineamento dei nostri portafogli all'Accordo di Parigi (per restare sotto ai 2° di aumento della temperatura). Non è sempre facile inquadrare l'impronta di carbonio di un investimento, tanto più che spesso se ne acquisiscono i dettagli a investimento avvenuto, questa misurazione invece ci permette di gestire in tempo reale il nostro impatto climatico e il rispetto dell'Accordo di Parigi.
Rischio e adattamento
Selezioniamo attentamente la tecnologia in cui investiamo, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni che è altamente esposto al rischio di obsolescenza e consuma energia a un ritmo sempre più rapido. Siamo convinti, ad esempio, che le reti in fibra siano destinate a restare remunerative per decenni, essendo in grado di continuare a evolversi per fare fronte alla crescita costante delle trasmissioni dati, ma anche di essere efficienti sotto il profilo energetico, dato che consumano meno delle più datate reti in rame.
Per quanto riguarda il rischio climatico, la valutazione e la gestione del rischio fisico hanno sempre svolto un ruolo cruciale per l'investimento in infrastrutture e la moltiplicazione di eventi meteorologici estremi ha aggiunto nuovo spessore alle nostre analisi.
Il rischio climatico implica inoltre lopportunità di trasformare l'infrastruttura esistente per adattarla a esigenze nuove. Tuttavia, il concetto di infrastruttura sostenibile indubbiamente va oltre il mero investimento greenfield. Abbiamo bisogno di autostrade, ma come possiamo migliorarle utilizzando materiali più sostenibili che possano sopportare periodi di caldo estremo e durare più a lungo? Come si può adattare l'infrastruttura esistente in modo da incentivare la mobilità verde con più stazioni di ricarica per veicoli elettrici? Un altro esempio sono le reti di riscaldamento distrettuali, in cui abbiamo finanziato il cosiddetto "inverdimento" degli asset con il passaggio dai combustibili fossili a fonti rinnovabili come l'energia geotermica.
Conclusione
Gli investitori ambiscono a finanziare obiettivi specifici e a generare performance sostenibili di lungo termine. Per fortuna, è possibile accedere alle infrastrutture attraverso un'ampia varietà di strategie di investimento e dare risposta a queste esigenze in contesti economici e finanziari diversi. Per esempio, in un ambiente di tassi potenzialmente in rialzo, il debito infrastrutturale a tasso variabile dovrebbe essere favorito, mentre gli asset infrastrutturali nel loro insieme continuano ad agire come robusta copertura in un ambiente inflattivo, grazie a ricavi che in genere sono direttamente o indirettamente indicizzati all'inflazione.
a cura di Generali Global Infrastructure, parte di Generali Investments
24/2/2022
Informazioni importanti
[1] Si ricorda che i prodotti e servizi di Generali Global Infrastructure sono disponibili soltanto alla clientela istituzionale
[2 ] Per maggiori informazioni, si rimanda alla pagina https://generaliglobalinfrastructure.com/our-impact/
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