Italia verso la transizione energetica: le nuove prospettive nei mercati privati

Con una capacità solare in crescita, investimenti anche sulla scia del PNRR e un mercato dell'energia sempre più verde, l'Italia si prepara a diventare un hub europeo della transizione energetica: un'opportunità da cogliere anche per gli investitori istituzionali

a cura di FIEE SGR

Non è una novità degli ultimi giorni ma un dato ormai acclarato: la transizione energetica ha assunto un ruolo cruciale nell'agenda economica e ambientale globale, al di là delle intemperanze della politica. A Davos, durante il World Economic Forum 2025, i leader del mondo lo hanno ribadito: la svolta ecologica è inevitabile. E per l’Italia si tratta di un’urgenza ancora più impellente, spinta dalla necessità di decarbonizzare un’industria essenzialmente energivora e rendere il sistema energetico più resiliente alle turbolenze internazionali. 

Dal 2020 al 2023, il nostro Paese ha incrementato significativamente la capacità di energia rinnovabile installata, con progetti rilevanti nel solare e nell'eolico, oltre ad aver avviato iniziative per la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili e lo sviluppo di infrastrutture per lo stoccaggio di energia. Tuttavia, permangono sfide legate alla lentezza burocratica e alla necessità di adeguare la rete elettrica per supportare la crescita delle rinnovabili e facilitare la transizione all’elettrico della mobilità, per esempio.

 

La transizione energetica in Italia: a che punto siamo? Uno sguardo su famiglie e imprese

La chiave di volta sta nelle energie rinnovabili, che sono la base di partenza per la decarbonizzazione. Nel 2023, l'11,8% dell'energia elettrica prodotta in Italia è derivata dall'energia solare, un aumento significativo rispetto allo 0,6% del 2010. La capacità solare installata ha raggiunto 30,3 GW alla fine del 2023, con piani governativi che mirano a incrementarla fino a 79 GW entro il 2030[1]

L’attenzione alla sostenibilità energetica è alta, anche per ragioni di convenienza economica e indipendenza: secondo l'Electricity Market Report del Politecnico di Milano, entro il 2025 l'Italia potrebbe avere 40mila Comunità Energetiche Rinnovabili e 1,2 milioni di italiani connessi a sistemi diffusi di produzione e condivisione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili.

Il PNRR dedica un’intera missione alla Rivoluzione verde e transizione ecologica che, nel nostro Paese, ancora a forte vocazione industriale, passa necessariamente dalla decarbonizzazione delle produzioni. Una misura specifica approvata dalla Commissione Europea lo scorso luglio prevede, inoltre, 400 milioni di euro per sostenere investimenti nell'idrogeno verde nei processi produttivi industriali. La recente revisione del PNRR, infine, ha introdotto una nuova misura con una dotazione complessiva di circa 2,5 miliardi di euro, articolata in due sub-investimenti, di cui quello decisamente più corposo (2 miliardi di euro) è dedicato al sostegno al sistema produttivo per la transizione ecologica e le tecnologie Net Zero

L’impegno dell’Italia per sostenere la transizione ecologica e la decarbonizzazione dell'industria è, insomma, importante.

 

Chi traina la svolta verde? L’avanzata delle imprese (non quotate) innovative del green

Questa evoluzione apre spazi significativi per gli investimenti nei private market, perché è in particolare nelle startup o in piccole-medie aziende innovative che si sviluppano le maggiori evoluzioni nei settori dell’efficienza energetica, della generazione rinnovabile, dello stoccaggio energetico, dei carburanti alternativi (come l’idrogeno) ma anche per tecnologie meno note ma altrettanto promettenti – e forse, per questo, persino più interessanti dal punto di vista degli investitori - come l’HVACR (Heating, Ventilation, Air Conditioning, Refrigeration). Secondo la Climate Policy Initiativeorganizzazione internazionale per la politica climatica, per raggiungere gli obiettivi internazionalmente concordati entro il 2030 e evitare gli impatti più gravi dei cambiamenti climatici, è necessario un aumento di almeno il 590% dei finanziamenti annuali destinati alle tecnologie pulite. E, secondo il rapporto ”Energy Technology Perspectives 2023” , il mercato globale delle principali tecnologie energetiche pulite prodotte in serie è atteso valere circa 650 miliardi di dollari all’anno entro il 2030, più del triplo del livello attuale. 

Che nelle imprese private sia da cercare l’innovazione più dirompente lo dimostra anche la nascita sempre più frequente di programmi di incubazione da parte delle big corporate di settori energivori come Shell che, con il programma Shell GameChanger, fornisce finanziamenti e supporto a startup non quotate che sviluppano soluzioni innovative nel campo dell’energia pulita. O il progetto Enel Innovation Hub, l’iniziativa di Enel per supportare startup non quotate che lavorano su soluzioni innovative per le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la digitalizzazione delle reti. È chiaro che questi playerpreferiscano in molti casi acquistare all’esterno le nuove tecnologie abilitanti, piuttosto che costruirsele in house, perché spesso ancora ingabbiati in livelli gerarchici e autorizzativi che impediscono l’approccio del “fail fast”  - riprovare finché non funziona - tipico delle aziende emergenti. 

 

Nasce il fondo di FIEE dedicato ai mercati privati per la transizione energetica

Per cogliere questo potenziale ancora inespresso nei mercati privati, è nato Energy Transition Fund III (ETF III), l’ultimo fondo di casa FIEE SGR, tra i primi operatori finanziari dedicati alla transizione energetica a livello europeo. Il fondo ha già raggiunto un primo closing a 200 milioni di euro grazie anche al supporto di FEI e CDP Real Asset. L’approccio è paneuropeo, con una particolare attenzione all’Italia, alla Spagna e alla Francia, mercati che presentano un elevato potenziale di crescita nel campo della transizione energetica. La strategia di investimento si propone di sostenere processi di decarbonizzazione e innovazione con interventi su illuminazione pubblica e privata, comunità energetiche, segmento HVACR (Heating, Ventilation, Air Conditioning, Refrigeration), energie rinnovabili, stoccaggio energetico, smart city (smart grid e smart meter), mobilità elettrica, bio-carburanti ed economia circolare.

Gli investitori istituzionali hanno una grande opportunità di contribuire al processo di transizione energetica, sostenendo aziende con modelli di business innovativi e solidi piani di crescita, che sono le depositarie degli strumenti per accelerare il passaggio verso un sistema energetico più sostenibile e competitivo.

Andrea Marano, Raffaele Mellone e Andrea Longatti, 
co-Amministratori Delegati e Founding Partner FIEE SGR

22/4/2025


[1] Fonte: "Share of electricity production from solar: Italy". Our World in Data. 20 June 2024. "Photovoltaic barometer 2024". EurObserv’ER. 30 April 2024. 

 
 
 

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