Le compagnie assicurative e la crisi COVID-19: temi di un dialogo con i mercati finanziari

La pandemia da COVID-19 ha indubbiamente impattato anche sull'attività delle Compagnie di Assicurazione cui, ancora di più in questo delicato periodo, viene quindi richiesta una gestione efficiente della propria asset allocation sul fronte degli investimenti degli attivi: i temi strategici per il presente e il futuro del comparto assicurativo secondo Borsa Italiana

Alessandra Franzosi

L’attuale fase congiunturale ha inciso in modo trasversale sull’operatività delle compagnie assicurative. La potenziale crescita dei sinistri, sia nel ramo vita che danni, la maggior difficoltà di raccolta dei premi, la bassa remunerazione degli asset e l’elevata volatilità dei mercati sono tutti fattori che rendendo ancora più necessaria un’efficiente asset allocation sul fronte degli investimenti degli attivi. 

Nel contributo preparato lo scorso anno in occasione dell'Annual Meeting Itinerari Previdenziali erano stati identificati alcuni temi strategici, punti di incontro nel dialogo tra le compagnie di assicurazione e lo sviluppo delle infrastrutture dei mercati dei capitali in Italia. Alcuni di essi meritano di essere ripresi, anche alla luce del nuovo scenario che si è andato delineando con la pandemia COVID-19.  

Innanzitutto, il tema della sostenibilità è divenuto ancora più rilevante per le assicurazioni sia nella definizione del loro business strategico che dal punto di vista dell’asset allocation, rafforzando la convinzione che sia necessario includere i macro-trend di lungo periodo nelle proprie valutazioni. Le grandi compagnie ne sono consapevoli e quelle di medie e piccole dimensioni si stanno interrogando su come muoversi in questa direzione. La pandemia ha puntato i riflettori sull'accuratezza dell'ipotesi di base degli investimenti ESG e sull’enfasi posta sui tre pilastri. Il pilastro Social sta risultando altrettanto importante rispetto alla Governance e all’Environment, per la notevole importanza dei temi di salute e sicurezza sul posto di lavoro e degli innegabili contraccolpi sulla disoccupazione, sull'uguaglianza sociale, sulla ricchezza delle famiglie generati dalla crisi economica. D'altra parte, COVID-19 ha evidenziato le interdipendenze tra natura e attività umana, con l'inquinamento atmosferico visto come un acceleratore di infezioni, contribuendo a mantenere elevato l’attenzione sul cambiamento climatico. 

Borsa Italiana è da anni attiva al fine di facilitare la transizione verso un’economia sostenibile. Esempi di tale impegno sono i seguenti.

  • A inizio luglio si è conclusa la quarta edizione dell’Italian Sustainability Week: 49 società italiane - di cui 47 quotate e 2 non quotate - e quasi 200 investitori si sono incontrai in oltre 600 meeting per confrontarsi sulle strategie di crescita sostenibile. I protagonisti di questa settimana dedicata alla sostenibilità hanno condiviso la loro visione strategica, i concreti piani di crescita sostenibile e i diversi approcci all’investimento ESG attraverso numerosi video registrati per l’occasione e disponibili sul sito di Borsa Italiana
     
  • È stata creata una nuova sezione del sito di Borsa Italiana interamente dedicata alla finanza sostenibile con l’obiettivo di supportare tutti i partecipanti al mercato: imprese, investiori e stakeholders
     
  • È stata lanciata la Capital Markets Sustainable Finance Partnership con l’obiettivo di promuovere insieme a un gruppo selezionato di Partner un ecosistema integrato che faciliti sviluppo di soluzioni innovative di Sustainable Corporate Finance per il mercato italiano.
     

Sul fronte degli asset la sfida deriva sia dalla loro composizione, la cui maggior diversificazione è resa necessaria dalla crescente ricerca di rendimenti, sia dagli impatti che la situazione attuale può comportare in termini di solvibiltà e capital ratios. Inoltre, periodi di forte volatilità come quello vissuto nella primavera 2020 possono dare luogo a forme di dislocazione dei mercati finanziari, con fatica a trovare la liquidità necessaria per acquisire o dismettere posizioni rilevanti.

Per questo è sempre più importante rendere le infrastrutture di mercato adeguate ad accogliere le esigenze degli investitori istituzionali. Tra le varie iniziative sviluppate da Borsa Italiana, merita di essere menzionato lo sforzo fatto con il mercato ETFplus e con l’introduzione di una specifica funzionalità di “Request for Quote” per rispondere alle esigenze degli investitori istituzionali.

  • Sul mercato ETFplus di Borsa Italiana sono infatti quotati quasi 1300 ETPs, per un totale di oltre 87 miliardi di euro di valore degli assets depositati in Monte Titoli. L’estrema varietà delle asset allocation proposte consente diversificazione di portafoglio a costi contenuti tipici dell’investimento passivo. Di questi 140 sono dedicati a strategie sostenibili.
     
  • Sul mercato ETFplus è stata inoltre sviluppata la funzionalità di “Request for Quote” (RFQ) al fine di offrire ai partecipanti al mercato un modo veloce ed efficiente per trovare controparti on-exchange (ma off-book) per operazioni di ampia dimensione. I clienti istituzionali interessati a negoziare volumi large in scale al miglior prezzo possono utilizzare questa funzionalità per far competere i broker tra loro e ricevere su un canale dedicato proposte di prezzo e quantità che gli intermediari normalmente non espongono. Trattandosi di un’operatività on exchange, gli investitori continuano a beneficiare anche dell’integrazione con le attività di post trade. Nel marzo 2020 l’utilizzo di questa funzionalità ha conosciuto un momento di record, con oltre 800 contratti per un controvalore scambiate di 1,5 miliardi di euro.

Alessandra Franzosi, Head of Asset Owners & ESG Investing Borsa Italiana

21/7/2020

 
 

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