Quando la finanza (etica) fa bene all'ambiente

La finanza etica mette le persone e l'ambiente al centro della sua attività creditizia e di investimento, affiancando agli abituali metodi di valutazione economica (rapporto rischio-rendimento) anche valutazioni di tipo etico e sostenibile

a cura di Etica SGR

La finanza etica mette al centro dell’attività economica e finanziaria l’uomo e il Pianeta. L’accentuarsi dei cambiamenti climatici dati dal riscaldamento globale ha portato la sostenibilità e la responsabilità a diventare parole d’ordine nel campo degli investimenti. È necessario oggi che tutti i soggetti che fanno parte del settore finanziario si adoperino per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e per la rigenerazione delle risorse naturali, in quanto il loro contributo è in grado di incidere in maniera importante sulla gestione dei rischi climatici del Pianeta.

La Dichiarazione degli Investitori sul Cambiamento Climatico del 2022, firmata da Etica Sgr, esprime esattamente questo concetto, in quanto “come istituzioni finanziarie, riconosciamo la necessità di proteggere e conservare la natura per le generazioni future; la perdita di biodiversità avrà enormi conseguenze per l’economia globale e ci espone a rischi di mercato, rischi di credito, rischi di liquidità e rischi operativi. Non è possibile generare valore per i nostri clienti senza una biosfera sana”. 

Per biodiversità si intende tutte l’insieme delle varietà viventi presenti sulla Terra la cui coesistenza consente di mantenere l’equilibrio naturale e sostenere la vita così come la conosciamo. Tutelare tali aspetti significa quindi custodire noi stessi e tutto l’ecosistema di cui siamo parte. Nel protocollo d’azione Global Biodiversity Framework”, siglato all’unanimità al temine della quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, tenutasi lo scorso dicembre in Canada, sono stati fissati i quattro obiettivi principali da raggiungere entro il 2050; insieme ai 23 target intermedi per contrastare un’estinzione di massa e ripristinare gli ecosistemi naturali. A questi obiettivi corrispondono, per ogni singolo Paese aderente, importanti impegni economici, in particolare per il supporto dei Paesi in via di sviluppo. Etica Sgr ha firmato insieme ad altre società una lettera per la richiesta di un Global Biodiversity Framework più solido e ambizioso, che abbia obiettivi chiari, orientati all’azione e sia capace di includere il settore privato.

Da sempre attenti a promuovere scelte di risparmio e d’investimento che rispettano l’ambiente e i diritti umani, investendo nell’economia reale e premiando imprese e Stati che adottano pratiche virtuose, monitoriamo i risultati ambientali, sociale e di governance raggiunti dagli investimenti dei fondi con un Report di Impatto, documento redatto annualmente.

Il nostro approccio etico si basa su due attività principali. Prima dell’investimento, avviamo l’attività di selezione, ossia individuiamo le imprese e gli Stati più virtuosi in termini di responsabilità sociale, ambientale e di governance (ESG). Dopo l’investimento, con l’attività di stewardshipindirizziamo gli emittenti in cui investono i fondi verso pratiche più sostenibili e responsabili, attraverso il dialogo con gli organi sociali delle imprese e i diritti legati al voto in assemblea, in quanto azionisti.

Riguardo proprio il problema del riscaldamento globale e le conseguenti problematicità, dal Report di Impatto del 2022 si evince che nell’ultimo anno ci siamo concentrati sulla mitigazione del cambiamento climaticogreen bond e Just Transition. Coinvolgiamo nei nostri fondi quelle aziende che si impegnano a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni, certificati dall’iniziativa Science-Based Target. 

Nel 2022 il dialogo di Etica Sgr sull’ambito “gestione delle risorse e impatti ambientali” si è concentrato in particolare sulla gestione sostenibile dell’acqua e deforestazione. Il tasso di risposta alle domande poste al management delle aziende nell’attività di dialogo per quanto riguarda i cambiamenti climatici ha raggiunto la quota del 90,8%. L’elevata percentuale dimostra che le aziende sono ormai consapevoli che raggiungendo i loro obiettivi di sostenibilità oggi riusciranno ad affrontare meglio i rischi del cambiamento climatico, beneficiando delle opportunità derivanti dalla transizione verso un’economia net-zero. 

Inoltre, l’utilizzo di un approccio che considera i fattori ESG comporta un beneficio anche in termini di performance. Avere un approccio all’investimento che tiene in considerazione anche tematiche extra finanziarie è premiante nel lungo periodo, in quanto le società con alti punteggi ESG tendono ad avere bilanci più solidi, aspetto che le rende più resilienti nelle fasi di crisi dei mercati. Inoltre, i fondi responsabili che applicano un’analisi dei rischi di natura ambientali, sociali e di governance riescono a ottimizzare la diversificazione del portafoglio, migliorare la stima della volatilità finanziaria e mitigare i rischi reputazionali. 

Arianna Magni, Head of Institutional 
and International Business Development Etica Sgr

31/5/2023 

 
 

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