Sostenere la diversità di genere: fa bene alla società e al portafoglio

I report di Goldman Sachs, McKinsey e Credit Suisse sono concordi su come l'attenzione verso la diversità di genere aiuti la performance finanziaria: ecco alcune delle ragioni per cui è fondamentale per gli operatori finanziari tenerne conto nel processo di selezione degli emittenti da includere nei propri fondi d'investimento

a cura di Etica Sgr

Gli avvenimenti che dominano la scena da due anni a questa parte hanno messo in evidenza la necessità di intervenire tempestivamente sulla lettera S dell’acronimo ESG, il sociale, poiché eventi come guerre e pandemie finiscono nella loro drammaticità per colpire maggiormente le minoranze. Serve puntare in direzione di una società più equa, più inclusiva, in cui la diversità di genere, credo o etnia venga vista per quello che è, un arricchimento. Etica Sgr da sempre punta in questa direzione e su scelte sostenibili e responsabili ha basato la propria filosofia d’investimento fin dal 2000. Se da soli questi aspetti non dovessero bastare per convincere aziende e governi a favorire politiche di inclusione, allora si può far parlare i numeri che, come noto, non mentono. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi che hanno sottolineato come l’attenzione verso temi sociali della diversità aiuti non solo la strategia aziendale, ma anche la creazione di valore economico nel lungo periodo.

"Womenomics", report di Goldman Sachs, ha riportato che le aziende che vantano più donne tra i manager hanno storicamente registrato migliori performance. Nonostante questo, il gender pay gap resta alto (12-18%). Quindi, nonostante le donne a parità di ruoli ricoperti vengano pagate meno dei loro colleghi uomini, la loro presenza si rivela essere preziosa per le aziende, anche in termini di performance. Il report di McKinsey, "Diversity wins - How inclusion matters", evidenzia la relazione positiva tra diversità etnica, culturale e di genere negli executive team e la probabilità di ottenere una sovra-performance finanziaria da parte delle aziende: i dati parlano di posizionamenti nel primo quartile per le società che rispettano i parametri d’inclusione, con il 36% di probabilità in più di sovraperformare rispetto alle società del quarto quartile.

Questi numeri da soli dovrebbero convincere che la direzione giusta è quella della ricerca della diversità anche se, purtroppo, nel nostro Paese tutto questo sembra non bastare. Il recente Bilancio di genere 2021, presentato dalla sottosegretaria Guerra (Ministero dell’Economia e delle Finanze), ha riportato come nell’anno della pandemia il tasso di occupazione femminile in Italia abbia registrato il primo calo dopo 7 anni, scendendo sotto quota 50% e allargando ulteriormente il gap lavorativo tra uomini e donne a 18,2 punti percentuali. Anche a livello europeo si incontra qualche ostacolo sulla strada dell’inclusione. Infatti, in occasione dell’European Woman on Boards’ Gender Diversity Award è stato riportato che solo il 7% delle più grandi aziende europee è guidato da donne. Un dato che contrasta con l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea oltre 10 anni fa di raggiungere nel breve termine il 40% di presenza femminile nei CdA di società europee quotate in Borsa.

Se in Italia e in Europa le notizie non sembrano essere particolarmente incoraggianti, allargando il campo di osservazione a livello globale, si nota un lento, ma sostanziale procedere nella giusta direzione. Nel recente rapporto "Gender 3000" di Credit Suisse si evince infatti che, a livello internazionale, le donne occupano oggi quasi un quarto delle posizioni nei CdA e la percentuale di donne in posizioni di senior management è salita al 20%. Anche in questo documento si denota una correlazione positiva tra una maggiore diversità di genere nelle posizioni di leadership e il miglioramento dei rendimenti del capitale, delle performance ESG e degli andamenti dei titoli.

L’attenzione alla tutela dei diritti socio-ambientali, come la diversità di genere, è tenuta in considerazione da Etica Sgr nel processo di selezione degli emittenti da includere nei propri fondi d’investimento. Un impegno che si estende a tutte le fasi della creazione dell’universo investibile, come l’attività di engagement, dove attraverso il dialogo con i CdA e l’azionariato attivo, Etica Sgr stimola le diverse società in cui investe ad adottare politiche di uguaglianza. Questi impatti positivi vengono poi misurati utilizzando degli indicatori riconducibili agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e presentati agli investitori tramite il Report di Impatto: un documento che mostra, proprio con la forza dei numeri, l’effetto positivo che il rispetto dei fattori socio-ambientali, come la diversità di genere, hanno sugli investimenti.

Arianna Magni, Head of Business Development Etica Sgr

17/5/2022

 
 

Ti potrebbe interessare anche