Alla ricerca della sostenibilità: il caso del Fondo Pensione del Gruppo Intesa Sanpaolo

Nell’ultimo anno il Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo ha accelerato il cammino verso la sostenibilità degli investimenti: tra le principali novità, l’aggiornamento delle linee guida per gli investimenti socialmente responsabili, l’attivazione di un bando per la selezione di fondi SRI e la volontà di istituire un comparto interamente dedicato all’integrazione dei criteri ESG 

Michaela Camilleri

Il Fondo Pensione a contribuzione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo, con un attivo netto destinato alle prestazioni che nel 2018 ha raggiunto i 6,35 miliardi di euro (+25,6% rispetto al 2017), si colloca al secondo posto della classifica dei fondi pensione preesistenti per patrimonio (preceduto solo da Previndai) censiti nel database relazionale Itinerari Previdenziali. Posizione confermata anche per il numero di iscritti che, sempre con riferimento al 2018, sono risultati pari a 74.429 con un incremento del 14,7% rispetto ai 64.897 dell’anno precedente dovuto a importanti trasferimenti collettivi (ad esempio, degli iscritti a Cariparo e del personale del perimetro delle ex banche venete) e nuove adesioni (come il personale in servizio presso Fondazione Cariplo, Fondazione CR Bologna, etc.).

Fig. 1 – Iscritti e ANDP del Fondo Pensione del Gruppo Intesa Sanpaolo negli anni 2016, 2017, e 2018

Iscritti e ANDP del Fondo Pensione del Gruppo Intesa Sanpaolo negli anni 2016, 2017, e 2018

Fonte: Report sugli investitori istituzionali italiani a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

Dalla lettura dell’ultimo bilancio d’esercizio del fondo del gruppo bancario emerge una sempre più spiccata attenzione alla sostenibilità. Nel corso del 2018, oltre ad aver confermato la propria adesione ai Principles for Responsible Investment (PRI) promossi dalle Nazioni Unite, il fondo ha infatti adottato le Linee Guida sugli investimenti socialmente responsabili, documento che si propone di definire princìpi e modalità con i quali orientare gli investimenti dei gestori delegati e prevedere altre strategie, come, ad esempio, eventuali procedure di engagement nei confronti di imprese in portafoglio con condotte contrarie a tali princìpi. Ne sono testimonianza concreta le due iniziative collettive di engagement in ambito ambientale (climate change) e di governance (tax policy) alle quali il fondo ha partecipato lo scorso anno.

Per il prossimo futuro sono in programma due importanti progetti sul fronte della sostenibilità: la possibilità di introdurre un nuovo comparto integralmente dedicato all’integrazione dei criteri ESG l’acquisizione di quote di fondi SRI. In particolare, in merito a quest’ultimo progetto, è già stata avviata la selezione di fondi d’investimento con una gestione fortemente incentrata sulle tematiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. I fondi individuati andranno ad ampliare il portafoglio in gestione direttache al 31/12/2018, con un valore di oltre 208 milioni (tab. 1), si suddivide tra: una componente immobiliare, costituita da FIA italiani (Fondo Omega e Omicron Plus di Dea Capital SGR e Fondo Q4 di Quorum SGR) e FIA che investono in RSA italiane (Fondo Spazio Sanità di Investire SGR e Fondo Geras di Ream SGR), FIA europei (Fondo Encore+ gestito da AVIVA), oltre a una partecipazione in una LP gestita da AIG; una componente mobiliare, che include FIA del settori health care (Principia III Health gestito da Principia SGR) ed energie rinnovabili (Renewable Income Europe gestito da BlackRock).

Tab. 1 – Gli investimenti diretti del Fondo Pensione del Gruppo Intesa Sanpaolo

Gli investimenti diretti del Fondo Pensione del Gruppo Intesa Sanpaolo

Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali su dati di bilancio

Il fondo rappresenta allora un esempio virtuoso e al passo con i “nuovi” obiettivi definiti dalla comunità internazionale in materia di sostenibilità (i cosiddetti goals delle Nazioni Unite). 

L’analisi aggregata delle politiche d’investimento sostenibile e delle strategie adottate non solo dai fondi preesistenti, ma anche da fondi negoziali, Casse di Previdenza e Fondazioni di origine Bancaria, sarà disponibile nella sesta edizione del Report “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2018” che sarà presentato i prossimi 3 e 4 settembre a Milano e Roma.

Michaela Camilleri, Area Previdenza e Finanza Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali 

20/8/2019 

 
 

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