Nel caso della previdenza integrativa, le performance di brevissimo periodo non sono solitamente adatte a valutare l'andamento della gestione. In particolari contesti di mercato, possono però essere lo spunto per utili riflessioni
Le dinamiche di medio e lungo periodo proprie dei fondi pensione rendono possibile agli investitori più attenti l'adozione di accorgimenti utili a "moltiplicare" il montante accumulato: in che modo ottimizzare dunque i rendimenti?
Nonostante un contesto economico-finanziario particolarmente sfidante, i fondi pensione aperti hanno messo in evidenza delle performance competitive: l'analisi degli andamenti dell'ultimo triennio
Il modo migliore per valutare un investimento è normalmente analizzarne gli andamenti sul medio e lungo termine, un approccio ancor più fondamentale in campo previdenziale. Quali allora le valutazioni sulle performance delle linee unit linked dei PIP a 5 e 10 anni?
Lattenzione al tema è crescente: gli investitori previdenziali italiani guardano alle gestione finanziaria con sempre maggior professionalità, ma chi sono questi investitori e a quali limiti dinvestimento sono legati? Vediamo di capire il panorama italiano e le sue evoluzioni
L'ultimo anno si è rivelato difficile per i possessori di portafogli obbligazionari e monetari in euro: un contesto nel quale hanno sofferto persino i fondi pensione più prudenti. Ma come si sono comportate in particolar modo le linee garantite?
Il prossimo 25 maggio il Regolamento generale per la protezione dei dati dellUE avrà piena efficacia. Anche i fondi pensione e i fondi sanitari sono chiamati a trovare misure di adeguamento, in virtù di un cambio di prospettiva e liberi da inutili allarmismi
Nonostante un inizio 2018 difficile (e, in particolare, un primo trimestre di segno negativo), la media delle performance a 3 anni dei fondi pensione negoziali resta ampiamente in attivo: trend e dinamiche di breve e lungo periodo
L'adesione alla previdenza integrativa, e in particolare ai fondi pensione negoziali, non implica solo possibili vantaggi fiscali ma può anche la possibilità di beneficiare del contributo del datore di lavoro. Ma quanto incide effettivamente il contributo datoriale sul montante cumulato?
Iscrivendoti alla newsletter di Itinerari Previdenziali rimarrai sempre aggiornato su eventi, pubblicazioni e attualità di settore
I nostri TWEET
Dall'ultimo #OsservatorioITP sulle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF emergono alcune scomode verità.
Il 72,59% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro, corrispondendo un'imposta insufficiente a coprire le principali funzioni di welfarehttps://t.co/qO4DAgxJta
— Itinerari Previdenziali (@ItPrevidenziali) October 1, 2025