Nell'ultimo ventennio, il rendimento medio dei fondi pensione aperti si è attestato intorno al 2,9% annuo composto: scomponendo però in due il periodo esaminato, si possono trarre utili indicazioni, anche per il prossimo futuro
Benché in crescita, i numeri della previdenza integrativa italiana sono ancora ampiamente migliorabili: perché non pensare allora a ulteriori possibili incentivi? Una strada per attrarre nuove risorse e reperire così anche nuove fonti di finanziamento per i grandi progetti del Paese, oltre che per il sostegno stesso degli aderenti
Malgrado gli investitori abbiano dovuto accettare una maggiore oscillazione delle quote per ricavare un extra rendimento, gli ultimi sei anni si sono rivelati positivi per i PIP pur all'interno di un contesto difficile
Per le performance del primo semestre 2018 delle linee unit linked dei PIP prevale il segno meno. Le diverse fasi attraversate dal mercato nei primi mesi dell'anno aiutano però a contestualizzare e comprendere meglio questi risultati
Volatilità e diretta esposizione alle asset class italiane: le (poco omogenee) performance dei fondi pensione negoziali nel corso del mese di maggio offrono l'occasione anche per alcune considerazioni di più lungo periodo
Pur non potendo escludere fattori che consentano di chiudere l'anno in positivo, i dati relativi ai primi mesi del 2018 sono al momento poco incoraggianti per i fondi pensione aperti
Le gestioni separate vita rappresentano un porto sicuro anche per gli aderenti ai PIP: dati e riflessioni sulla performance media dei rendimenti netti retrocessi nel 2017 dalle linee Ramo I dei PIP commercializzati in Italia
Prosegue lanalisi delle caratteristiche degli iscritti ai fondi pensione: dopo un primo ritratto delladerente tipo delineato sulla base di alcuni fattori socio-demografici e delle scelte di investimento, spostiamo ora lattenzione sulla capacità contributiva
Quali sono le linee large cap che hanno registrato le migliori performance? Per dare una risposta, un'analisi delle performance a tre anni, a cinque anni e a nove anni, cioè dai minimi del dopo crac Lehman Brothers
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Dall'ultimo #OsservatorioITP sulle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF emergono alcune scomode verità.
Il 72,59% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro, corrispondendo un'imposta insufficiente a coprire le principali funzioni di welfarehttps://t.co/qO4DAgxJta
— Itinerari Previdenziali (@ItPrevidenziali) October 1, 2025