Fondi pensione negoziali, performance brillanti riescono effettivamente a "spingere" le adesioni? Analisi e prospettive di scenario a partire dai dati su rendimenti e crescita del patrimonio
La scadenza per il recepimento della direttiva IORP II è fissata per il prossimo 13 gennaio: quali le possibili ripercussioni sulla governance dei fondi pensione "negoziali"?
Alcuni elementi di criticità nell'andamento dei mercati finanziari hanno messo alla prova nei primi mesi dell'anno PIP e fondi pensione aperti: dati alla mano, le strategie per contenere le oscillazioni si sono però rivelate efficaci
Nell'ultimo ventennio, il rendimento medio dei fondi pensione aperti si è attestato intorno al 2,9% annuo composto: scomponendo però in due il periodo esaminato, si possono trarre utili indicazioni, anche per il prossimo futuro
Benché in crescita, i numeri della previdenza integrativa italiana sono ancora ampiamente migliorabili: perché non pensare allora a ulteriori possibili incentivi? Una strada per attrarre nuove risorse e reperire così anche nuove fonti di finanziamento per i grandi progetti del Paese, oltre che per il sostegno stesso degli aderenti
Malgrado gli investitori abbiano dovuto accettare una maggiore oscillazione delle quote per ricavare un extra rendimento, gli ultimi sei anni si sono rivelati positivi per i PIP pur all'interno di un contesto difficile
Per le performance del primo semestre 2018 delle linee unit linked dei PIP prevale il segno meno. Le diverse fasi attraversate dal mercato nei primi mesi dell'anno aiutano però a contestualizzare e comprendere meglio questi risultati
Volatilità e diretta esposizione alle asset class italiane: le (poco omogenee) performance dei fondi pensione negoziali nel corso del mese di maggio offrono l'occasione anche per alcune considerazioni di più lungo periodo
Pur non potendo escludere fattori che consentano di chiudere l'anno in positivo, i dati relativi ai primi mesi del 2018 sono al momento poco incoraggianti per i fondi pensione aperti