In Italia sale la percentuale di laureati tra i giovani-adulti (25-34 anni) ma non in modo uniforme: crescono in particolare il gender gap e il divario territoriale a discapito, rispettivamente, di uomini e regioni del Mezzogiorno
L'Istat denuncia che i laureati italiani sono troppo qualificati per i lavori che si trovano a svolgere: un problema che nasce soprattutto dal sistema di istruzione, che investe tempo e risorse per formare profili inadatti al mercato del lavoro italiano