In Italia sale la percentuale di laureati tra i giovani-adulti (25-34 anni) ma non in modo uniforme: crescono in particolare il gender gap e il divario territoriale a discapito, rispettivamente, di uomini e regioni del Mezzogiorno
L'Istat denuncia che i laureati italiani sono troppo qualificati per i lavori che si trovano a svolgere: un problema che nasce soprattutto dal sistema di istruzione, che investe tempo e risorse per formare profili inadatti al mercato del lavoro italiano
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Demografia e tutela dei tassi di occupazione rappresentano per molti una leva per l'aumento dei flussi migratori.
Per @AlBrambilla, i potenziali lavoratori però non mancano ma restano ai margini del mercato anche a causa di un eccessivo assistenzialismohttps://t.co/6C7OrWg5h3
— Itinerari Previdenziali (@ItPrevidenziali) June 30, 2025