Welfare integrato: come investire il patrimonio degli iscritti in scenari incogniti?

Annual Meeting sul Welfare Integrato

Gli ultimi anni hanno registrato un deciso aumento di crisi improvvise e inaspettate che hanno alimentato un clima di incertezza, su tutti una nuova era di instabilità geopolitica che minaccia di alterare gli equilibri globali, tra le misure protezionistiche della nuova amministrazione Trump, le frizioni commerciali tra Cina e Occidente e le turbolenze in Medio Oriente. Uno scenario in continua evoluzione in cui crescono le incognite anche in virtù della crescita dei debiti pubblici in diversi Paesi, che aumentano i rischi per la stabilità finanziaria e limitano lo spazio di manovra dei governi per rispondere a choc inattesi. Le economie avanzate si trovano con livelli di indebitamento tra i più alti dal Dopoguerra, condizione che rappresenta un freno per gli investimenti necessari allo sviluppo creando un circolo vizioso a scapito di un più sostenibile rapporto tra debito e crescita del PIL. In particolare, per l’Europa, l’incremento dei rischi geopolitici e delle spinte protezionistiche mina le già deboli prospettive di crescita economica, data la dipendenza del Vecchio Continente dal commercio globale, condizionate dalle necessità di aumentare i budget per sicurezza e difesa e la messa a terra delle transizioni energetica e tecnologica. 

Se l’incertezza di breve periodo rende complicato formulare previsioni, le tendenze in atto impongono di adottare un orizzonte di lungo periodo per rispondere già oggi alle esigenze di una società che cambia attraverso soluzioni con un unico denominatore comune: la sostenibilità, da declinare sì sotto il profilo ambientale ma anche economico-sociale. L’invecchiamento della popolazione e i mutamenti nella composizione familiare, con sempre più persone sole e senza figli, accrescono le pressioni di spesa per previdenza, sanità e assistenza, sottraendo risorse agli investimenti necessari alla crescita. I sistemi di welfare sono quindi chiamati a rispondere alla maggiore esigenza di protezione sociale dei cittadini, sfruttando una maggiore sinergia tra pubblico e privato che garantisca l’equilibrio dei conti pubblici senza acuire le disuguaglianze. 

Al contempo, cambiano le finalità di risparmio e investimento, sempre orientate alla ricerca di rendimento ma anche a forme di protezione contro il rischio della non autosufficienza e, più in generale, verso il benessere nella terza e quarta età e al mondo della Silver Economy, mantenendo un occhio alla sostenibilità sia ambientale sia della sfera che coinvolge lo stile di vita, i consumi, l’alimentazione e le soluzioni abitative. Anche in quest’ottica occorre un ripensamento del ruolo degli enti previdenziali indirizzato verso strumenti che coniughino misure di welfare tradizionale e attivo contribuendo al sostegno socio-economico del Paese. Preso atto delle incognite dell’attuale scenario e delle tendenze di lungo termine, quali soluzioni e strategie di investimento adottano gli investitori istituzionali? 

Il Meeting, cui parteciperanno Casse di Previdenza, fondi pensione negoziali e preesistenti, Fondazioni di origine Bancaria e forme di assistenza sanitaria integrativa, si propone quindi, grazie agli interventi di specialisti, politici e gestori, di approfondire al meglio queste tematiche, nel corso delle sessioni di lavoro che tratteranno gli investimenti core tradizionali, le soluzioni di welfare integrato, gli investimenti ESG e quelli legati alla Silver Economy.


Il meeting è a porte chiuse e la partecipazione strettamente su invito. Per informazioni scrivere a info@itinerariprevidenziali.it

 

Main Partner

Partner

Supporter