Mercati e volatilità, la nuova mappa degli investimenti
XIX Itinerario Previdenziale
Il XVIII Itinerario Previdenziale, di scena a Malta lo scorso anno, era stato loccasione per discutere con i principali investitori istituzionali italiani di come intervenire sullallocazione strategica e tattica per recuperare valore a seguito della crisi inflazionistica del 2022. Nel 2023, infatti, i mercati finanziari hanno recuperato gran parte delle perdite subite nel corso dellanno precedente, supportati dalla convinzione che gli interventi delle banche centrali sulla politica monetaria sarebbero stati molto vicini al risolvere le problematiche relative alla dinamica inflattiva.
Il 2024 è stato poi ricco di sorprese, di cambiamenti nelle relazioni internazionali e risvolti sui mercati: il Giappone ha messo fine alla lunga fase dei tassi negativi, ad agosto cè stata la paura del crollo di Wall Street, a settembre la FED ha tagliato i tassi, le presidenziali di novembre hanno sancito il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Ciononostante, si è trattato di un anno molto positivo per gli investitori. Sul fronte azionario, lS&P500 ha messo a segno una crescita del 23% mentre lEuroStoxx50 ha registrato un più modesto incremento dell8%, evidenziando un panorama diversificato tra i vari Paesi: il mercato tedesco ha esibito la performance migliore, con lindice Dax40 cresciuto del 19%, seguito dallIbex35 spagnolo (+15%) e dal FtseMib italiano (+13%); in Francia, invece, il Cac40 è calato del 2%. Sul fronte obbligazionario, il 2024 è stato un anno interessante, soprattutto per i corporate bond i cui ritorni hanno sfiorato in alcuni casi la doppia cifra; meno positive le performance dei titoli governativi, per i quali le attese erano molto alte grazie allaspettativa di rapidi e decisi tagli dei tassi su entrambe le sponde dellAtlantico. In Europa a fare meglio di tutti sono stati i titoli italiani che, pur riducendo lo spread, hanno avuto un rendimento ai vertici del settore.
Nel primo trimestre del 2025, i mercati finanziari hanno iniziato a mostrare i primi segnali di tensione, soprattutto a partire da febbraio, quando Trump ha annunciato i primi dazi, cancellando lentusiasmo che aveva accompagnato il suo insediamento. È stato linizio di una fase contrassegnata da ulteriori annunci e passi indietro, che hanno creato forte incertezza sulle effettive misure tariffarie. Nonostante ciò, il trimestre si era chiuso con perdite contenute per il listino statunitense e una buona tenuta delle Borse europee. Tuttavia, subito dopo il tanto atteso Liberation Day del 2 aprile, tutti gli indici azionari hanno registrato un brusco calo, superiore al 10%, accompagnato da unimpennata dellindice di volatilità VIX, tornato su livelli osservati durante la crisi COVID. La decisione a sorpresa di Trump del 9 aprile di fare marcia indietro, per fermare le turbolenze sui mercati, e mettere in pausa per 90 giorni i dazi reciproci tranne che per quelli verso la Cina (tech escluso), Messico e Canada ha ridato fiato ai mercati, con un rimbalzo che ha consentito di recuperare le perdite.
Il contesto geopolitico, con conflitti in corso, da un lato, e lincertezza strategica utilizzata dal Presidente della più grande economia mondiale, dallaltro, contribuisce ad alimentare il clima di incertezza globale e incide sulle decisioni di asset allocation degli investitori istituzionali italiani. Come definire, dunque, strategie di investimento efficienti nel lungo periodo? Il XIX Itinerario Previdenziale sarà loccasione per raccogliere e mettere a fattor comune, in un confronto di alto livello tra tutti gli attori coinvolti, non solo le aspettative e le prospettive future, ma anche le possibili soluzioni per definire le strategie di investimento di lungo periodo degli investitori istituzionali italiani, in particolare fondi pensione, Casse di Previdenza e Fondazioni di origine Bancaria.