Fondi pensione e aziende: una relazione che passa anche dagli investimenti ESG

Il rapporto tra fondi pensione negoziali e aziende è troppo spesso limitato a temi "burocratici": se sviluppato sotto un diverso punto di vista, potrebbe invece rappresentare una leva importante sia per lo sviluppo della previdenza complementare sia per dare nuova linfa al tessuto economico

Nicola Barbiero

Fondo pensione e aziende associate non condividono solo governance, misure fiscali (incentivi per le aziende che versano il proprio TFR al fondo pensione) e gestione burocratica, ma molto di più: hanno la possibilità di costruire una visione comune di futuro. Abbiamo già condiviso il possibile circolo virtuoso che potrebbe venirsi a creare in tema di economia reale, ma lo stesso valore può essere creato sotto un altro importante aspetto: lo sviluppo e la maggior sensibilizzazione sui temi propri dell’ESG (Enviromental, Social, Governance).

L’argomento è, oggi più che mai, sulla cresta dell’onda: è all’ordine del giorno dei lavori dell’ONU; i principali governi lo stanno analizzando per capire quali misure, meglio di altre, possano essere inserite nei programmi di governo al fine di incrementare la sensibilità dei cittadini e aziende su tematiche di sostenibilità ambientale (in primis); quotidianamente i principali giornali economici danno sempre più spazio a notizie sul tema. Ancora maggiore, se vogliamo, è l’attività dei fondi pensione, alcuni già sottoscrittori dei principi PRI, altri stanno valutando il mondo più appropriato per affrontare queste dinamiche attivando, all’interno delle proprie procedure d’investimento, dei meccanismi che, con livelli e profondità diverse, hanno l’obiettivo di connotare in modo “ESG” il portafoglio investimenti. All’interno di queste politiche di investimento, diversi sono gli approcci addottati (engagement, best in class, esclusione e via dicendo) accumunati dall’obiettivo di selezionare aziende (in alcuni casi anche Stati) che creino una performance sostenibile e duratura attraverso il proprio business.

Una sostenibilità che non si limiti a essere una questione di facciata, ma che sia effettiva e misurabile. L’importanza di questo approccio è già stata testata da alcune istituzioni (fondi pensione o Casse di Previdenza di particolari categorie), che hanno avuto modo di vedere sotto i propri occhi gli effetti di un modello di sviluppo non sostenibile sui propri contributori (le aziende) e quello che ciò comporta per l’istituzione stessa (ridefinizione, al ribasso, della percentuale di contribuzione, uscita di molti iscritti e riduzione del patrimonio, solo per citarne alcuni).

Sviluppare e condividere un'idea di futuro sostenibile tra fondo pensione (con il “cappello” di investitore) e azienda è il primo passo affinché il tessuto economico (inteso sulla della realtà italiana) possa trovare un nuovo e importante driver di crescita: un modello apripista nel mercato europeo che possa permettere agli iscritti di identificarsi direttamente nel proprio fondo pensione perché “è quello che sta cambiando il mondo!”.

Una scelta di vero impatto - che gradualmente, e con un piano strategico - possa innescare meccanismi che permettano al sistema economico italiano di sviluppare il nuovo business considerando le best practice per quanto riguarda l’ambiente, gli aspetti sociali e i sistemi di governance. I fondi pensione, in questo e proprio grazie alla composizione bilaterale dei Consigli di Amministrazione, giocano un ruolo fondamentale potendo, al proprio interno, trovare la giusta sintesi e formulare le proposte che potrebbero trovare maggior seguito e portare a più interessanti risultati. Soltanto lungo questa via il fondo pensione potrà dire che le proprie scelte in tema ESG hanno avuto un vero e proprio impatto sul territorio e nella qualità della vita di tutti i giorni; qualora l’investitore istituzionale, al contrario, fosse portato a limitare queste tematiche al proprio portafoglio investimenti, rischia di perdere un’occasione di sviluppo unica a discapito delle proprie parti istitutive, a discapito del sistema Italia.

Una visione d’insieme e strategica che muove i primi passi dal basso grazie a un allineamento tra le parti sociali per migliorare il modo di vivere di tutti noi, in ciascun aspetto della nostra quotidianità: partendo dai risparmi (tema a cui gli italiani sono storicamente molto sensibili) si crea il futuro dell’Italia, di ciascuno di noi, un futuro che altrimenti, semplicemente, rischia di non esserci.

Chi tra fondi pensione, aziende e parti sociali è disponibile a condividere idee e progettualità da proporre a ogni livello per essere all’avanguardia in Europa e nel mondo?

Nicola Barbiero 

15/10/2019

 
 

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