Tavolo di Lavoro sul tema della Non Autosufficienza

Laboratorio di studio e approfondimento

6 aprile 2017

Le considerazioni sviluppate nel corso del primo incontro del Tavolo di lavoro dello scorso 6 aprile hanno rivelato un sentiment comune a tutti gli addetti ai lavori intervenuti: la non autosufficienza rappresenta per il nostro Paese una priorità assoluta alla luce dei processi sociali e demografici in atto, di fronte alla quale, tuttavia, oggi ci troviamo per ampi tratti impreparati.

Il ritardo del nostro Paese nel predisporre una copertura della non autosufficienza di tipo “universalistico”, con costi accessibili e servizi di assistenza capillari e qualificati, è attribuibile anzitutto a ragioni culturali: dai policy makers, fino a permeare le scelte dei comuni cittadini, il tema della non autosufficienza non sempre è stato trattato con la dovuta cogenza e il necessario pragmatismo, e tutt’oggi ampie schiere di popolazione non affrontano con la sufficiente consapevolezza il rischio di non autosufficienza e le relative coperture.

Oltre a ragionare sulle cause, gli addetti ai lavori intervenuti al Tavolo si sono confrontati su possibili modelli e strumenti in grado di fornire adeguate coperture, al cospetto di una domanda di assistenza che è destinata ad irrobustirsi inesorabilmente negli anni a venire. Due i temi all’ordine del giorno dibattuti nel corso dell’incontro e che, a giudizio della maggioranza degli intervenuti, non andrebbero inquadrati in ottica dicotomica:

1) la mappatura e il potenziamento dei servizi territoriali di presa in carico delle persone non autosufficienti, oggi penalizzati da una ADI non all’altezza della sfida - cui fa da contraltare una troppo diffusa quanto inevitabile tendenza al far da sé (caregiver familiari, badanti, ecc.) - e dalle profonde differenze che si rilevano nel Paese tra regioni più performanti e altre molto al di sotto degli standard;

2) le risorse disponibili, sia pubbliche - che certamente non potranno accrescersi - sia private, da canalizzare entro strumenti a costi più accessibili, anche con l’ausilio della contrattazione collettiva e la predisposizione di incentivi fiscali ad hoc.

L’auspicio emerso dal Tavolo è quello di trovare soluzioni in grado di integrare meglio le risorse disponibili con reti di servizi per la presa in carico delle persone non autosufficienti, e in definitiva attivare sinergie tra l’offerta pubblica di servizi con le potenzialità di quella privata-intermediata, per attrezzarsi ad affrontare al meglio la delicata fase della non autosufficienza, della quale tuttavia – e questo è un altro dei punti di accordo emersi tra tutti i soggetti intervenuti – occorre perimetrarne il contorno tra le varie “letture” che ne sono state di volta in volta fornite: quale la definizione di non autosufficienza da cui partire per attribuire i rispettivi ruoli a tutti gli attori che in essa intervengono e attivare un sistema di servizi di presa in carico e/o rendite a sostegno delle persone non autosufficienti?

 
I Materiali del primo incontro di studio e approfondimento del Tavolo di Lavoro in Materia di Non Autosufficienza: 
 
Alberto Brambilla | Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

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Laura Crescentini Coordinatore Assoprevidenza,
                                            Comitato Tecnico Scientifico Itinerari Previdenziali

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Edoardo Zaccardi  | Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali

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