Sostenibilità a tutto tondo: l'esperienza della Fondazione CR Lucca
In un contesto sempre più complesso in cui la sostenibilità sembra essere messa in discussione su più fronti, la Fondazione CR Lucca interpreta questa tematica a tutto tondo senza ripensamenti: dalla politica di investimento all'attività istituzionale, come attraversa l'operato della Fondazione vincitrice del "Premio Investitori Sostenibili" assegnato da Itinerari Previdenziali? Ne abbiamo parlato con Marcello Bertocchini e Nicola Solari
Tensioni geopolitiche, instabilità dei mercati, eccessi di regolamentazione ma anche ripensamenti da parte delle principali economie mondiali, come ad esempio gli Stati Uniti di Donald Trump, rappresentano oggi le principali sfide della finanza SRI: allinterno di un panorama sempre più complesso, il Quaderno di Approfondimento 2025 - "ESG e SRI, le politiche di investimento sostenibile degli investitori istituzionali italiani", curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, prova a cogliere il sentiment del mercato istituzionale nei confronti della sostenibilità, ambientale, sociale e di governance attraverso i risultati della settima indagine annuale dedicata alle strategie di integrazione ESG nei portafogli degli investitori istituzionali italiani.
Con riferimento a queste tematiche, le Fondazioni di origine Bancaria partono avvantaggiate, agendo con la consapevolezza determinata dalla loro stessa mission istituzionale di perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico. I risultati dellindagine evidenziano come il 46% delle Fondazioni incluse nel campione adotti esplicitamente una politica di investimento sostenibile (in aumento rispetto al 43% dello scorso anno e al 36% del 2023) e gran parte degli altri soggetti rispondenti adotta comunque strategie di investimento SRI pur non seguendo un orientamento formalizzato. In questo panorama, si distingue la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che interpreta la sostenibilità a tutto tondo: dalla politica di investimento allattività istituzionale, come le tematiche ambientali, sociali e di governance attraversano loperato della Fondazione vincitrice del Premio "Investitori Sostenibili" assegnato da Itinerari Previdenziali? Ne abbiamo parlato con Marcello Bertocchini, già Presidente Fondazione CR Lucca, e Nicola Solari, Responsabile Finanza Fondazione CR Lucca.
In un contesto caratterizzato da tensioni geopolitiche, instabilità dei mercati finanziari, eccessi di regolamentazione ma anche ripensamenti da parte delle principali economie mondiali, come ad esempio gli Stati Uniti di Donald Trump, la Fondazione CR Lucca ha proseguito il suo percorso nei confronti della sostenibilità, ambientale, sociale e di governance o cè stata una ridefinizione della politica di investimento sostenibile?
La Fondazione non ha ridefinito la propria politica di investimento sostenibile alla luce dellattuale contesto. Circa 5 anni fa, è stata fatta una scelta precisa che non è stata sostanzialmente modificata: siamo partiti dalla fotografia del patrimonio finanziario, attribuendo, con il supporto di un consulente, un giudizio da 1 a 5 in termini di sostenibilità che riusciva a coprire circa il 55-60% del totale investito. Il punteggio nasceva attraverso questionari inviati a singoli soggetti gestori.
A partire dallo scorso anno, con effetto sul bilancio 2024, è stato fatto un passo avanti significativo: grazie allaccordo con un nuovo consulente, è stata definita una vera e propria politica di investimento sostenibile. Si è trattato di una svolta per la Fondazione, che ha comportato un grande lavoro di analisi, andando in profondità e guardando non solo ai gestori ma anche ai singoli prodotti in portafoglio attraverso il principio del look through.
A proposito di valutazione del patrimonio investito attraverso un rating ESG, su quali parametri è stata svolta lanalisi e quali evidenze avete ottenuto?
Lanalisi del patrimonio investito si è svolta in due fasi: dapprima sono stati analizzati gli strumenti finanziari classici (azioni quotate, obbligazioni, fondi aperti, incluse le partecipazioni strategiche come quella in Cassa Depositi e Prestiti) e successivamente gli strumenti alternativi.
In merito al primo step, lanalisi è stata effettuata in unottica di misurazione del livello di sostenibilità degli investimenti rispetto ai fattori ESG, attribuendo uno score sia a livello complessivo sia per singolo pillar (E, S, G). In seguito, si è proceduto con lidentificazione dei peggiori strumenti in cui la Fondazione era investita, nellottica di cercare un miglioramento anche a breve termine. Per le imprese investite, è stato poi misurato sia limpatto per la carbon intensity sia lesposizione ai 17 SDGs delle Nazioni Unite.
Riguardo invece agli investimenti alternativi, che rappresentano una quota rilevante del portafoglio della Fondazione poiché circa un terzo degli investimenti è relativo a questi prodotti, è stata applicata una metodologia pressoché identica con una valutazione sia sui gestori che sui prodotti.
Abbiamo fatto un salto di qualità anche in termini di portafoglio monitorato: dalliniziale 55-60% siamo arrivati a coprire circa il 95% degli investimenti della Fondazione. È stato definito un punteggio da 0 a 100, che applicato al patrimonio investito ha portato a un risultato complessivo pari a 78,5 e nella disaggregazione ESG a 75 sulla E, 81,5 sulla S e 77 sulla G. La valutazione complessiva sui gestori è stata invece fatta definendo quattro lettere (A, B, C e D dove la A rappresenta il gestore meglio posizionato), con una classificazione media tra la A e la B.
In termini di prodotti, poi, circa il 40% degli strumenti in portafoglio si classifica articolo 8 e 9 come definito dalla SFDR. Peraltro, essendo partiti diversi anni fa con lesposizione in strumenti alternativi, occorre considerare che diversi prodotti non avevano ancora questa classificazione pur investendo secondo i medesimi criteri.
In linea con i risultati che emergono dal Quaderno Itinerari Previdenziali, secondo cui i principi generali a cui si ispirano maggiormente le Fondazioni sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, come accennato, anche gli investimenti finanziari della Fondazione CR Lucca vengono valutati sulla base dellallineamento agli SDGs. Quali sono gli obiettivi ritenuti più rilevanti e quali le motivazioni alla base di questa scelta?
Gli SDGs che la Fondazione ha individuato come prioritari sono SDG 3 Salute e Benessere, SDG 7 Energia pulita e accessibile, SDG 9 Imprese, innovazione e infrastrutture, SDG 12 Consumo e produzione responsabili, SDG 13 - Lotta contro il cambiamento climatico e SDG 16 Pace, giustizia e istituzioni solide.
In realtà, non è stata attribuita una priorità ex ante ma la preferenza è emersa attraverso lanalisi e la costruzione del portafoglio. Detto ciò, questi sono i goals che saranno maggiormente attenzionati dalla policy ESG che stiamo predisponendo proprio in questo periodo.
La Fondazione interpreta il concetto di sostenibilità non solo attraverso gli investimenti finanziari ma anche tramite lattività istituzionale: un esempio su tutti, lorganizzazione del Pianeta Terra Festival. Quali sono gli obiettivi del Festival e quali tematiche abbraccia?
Pianeta Terra Festival si articola in quattro giornate che ospitano circa 70-80 eventi in cui si mira alla sensibilizzazione, si parla in maniera scientifica ma anche comprensibile al grande pubblico. Il Festival permette, da un lato, di riflettere sui temi della sostenibilità, e, dallaltro, di valorizzare il territorio in cui opera la nostra Fondazione. Lintenzione è stata fin da subito quella di portare avanti unazione continua, con lobiettivo di parlare di sostenibilità non solo per la durata del Festival ma, soprattutto, di avanzare proposte e predisporre progetti in tutti i 365 giorni dellanno. Dunque, dal lato dellattività erogativa, la Fondazione ha intrapreso diverse attività impegnando anche risorse di importo rilevante: lapertura di bandi legati alle tematiche della sostenibilità e dellambiente, dalla tutela della biodiversità al recupero di alcune aree del territorio; la piantumazione di alberi, particolarmente utile per i problemi di qualità dellaria che caratterizzano la zona. Sono state poi avviate riflessioni con imprenditori della zona per investire in start-up che si occupano di queste tematiche. Ne è nato un altro Festival: Pianeta Terra Tech, evento spin-off di Pianeta Terra Festival organizzato dalla Fondazione, dalla casa Editrice Laterza e da A11 Venture, fondo dedicato allinterno della società A11, durante il quale 7-8 start-up selezionate presentano nuove idee da sviluppare. Uniniziativa che rende bene lidea del movimento creato, anche grazie al Festival, sul territorio e sui temi della sostenibilità.
a cura di Michaela Camilleri, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali
5/6/2025