Sostenere lo sviluppo del Paese: una scelta davvero "alternativa"?
Tavolo di lavoro sull'investimento in economia reale
8 ottobre 2019
Lappuntamento dello scorso 8 ottobre chiude la seconda edizione del "Tavolo di Lavoro sullinvestimento in economia reale iniziato nel 2018.
La testimonianza degli ultimi quattro casi di studio presentati ha, ancora una volta, confermato limpegno che il sistema degli investitori istituzionali domestici sta mettendo nellapprocciare e nel perseguire il percorso virtuoso dellinvestimento in economia reale italiana e in asset class alternative.
Il format, basato sulla condivisione delle buone pratiche, si conferma utile per la circolazione di nuove idee, per lacquisizione di nuovi spunti di riflessione e per il consolidamento delle sinergie di sistema. Seppur differenti per mission, strutture, aderenti e finalità, gli investitori istituzionali sono accomunati dallobiettivo di guardare allinvestimento nei mercati privati sia come ricerca di una maggiore ottimizzazione rischio-rendimento del loro portafoglio sia come concreto sostegno alleconomia reale nazionale.
Tra i temi principali che sono emersi nel secondo incontro:
- il consolidamento di un processo interno di strutturazione di una governance adeguata a scelte finanziarie complesse;
- la necessità di migliorare strutture e competenze tecniche interne (capitale umano) che sappiano individuare le opportunità di investimento sul mercato sia in forma diretta che attraverso costituzione di veicoli ad hoc;
- lesigenza di porre in essere un costante monitoraggio dellinvestimento effettuato o di potenziali nuovi deal nel corso del tempo;
- la necessità di outsourcing di parte dei processi, dotandosi per esempio di un advisor che possa supportare linvestitore nella scelta del miglior prodotto finanziario/modalità di gestione dellinvestimento o aprendo una linea di dialogo più complessa con coloro che ricevono mandati sofisticati.
Con riferimento al primo tema, soprattutto per quanto riguarda i fondi pensione, per poter iniziare a valutare di intraprendere il percorso di investimento nei mercati privati attraverso alcuni strumenti più complessi rispetto ai tradizionali, cè bisogno di una fase di consolidamento e formazione dei CdA, prevedendo talvolta modifiche statutarie che consentano di includere allinterno delle proprie strategie di investimento prodotti alternativi e modalità di gestione diretta.
Inevitabilmente collegati tra loro, il secondo e terzo tema fanno riferimento allo step successivo di individuazione del prodotto finanziario o della modalità di gestione più adeguata, dellallocazione delle risorse e della successiva fase di monitoraggio dellinvestimento. Ognuno in base alle proprie dimensioni, sia in termini patrimoniali che di struttura interna, sceglie la soluzione di investimento con il migliore profilo di rischio rendimento senza alterare nel complesso i limiti fissati per lasset allocation complessiva del portafoglio. Inoltre, sia che linvestimento avvenga in via diretta sia indiretta, gli investitori esprimono sempre più la consapevolezza di essere di fronte a un processo che non si conclude con la scelta dello strumento, ma che dovrà essere perpetuo nel tempo, sia per cogliere eventuali occasioni dal mercato, sia per il monitoraggio degli investimenti stessi già deliberati. Per fare tutto ciò gli investitori necessitano sempre più di competenze sofisticate, sia nella fase di selezione degli investimenti che nella fase di loro monitoraggio ongoing.
Ultimo, tanto per chi si avvicina per la prima volta agli investimenti alternativi e in economia reale quanto per chi li ha già effettuati, spesso è utile affiancare alle proprie funzioni finanza provider di servizi esterni. Un advisor che possa analizzare in prima battuta la migliore soluzione di investimento e in seguito monitorarne landamento in termini di possibili variazioni di rischio e rendimento è una delle soluzioni citate.
Inoltre molti investitori iniziano a partecipare in prima persona e attivamente ai comitati investimento dei fondi selezionati, segnale della crescente volontà di un coinvolgimento diretto nellinvestimento effettuato.
Presente anche in questo ultimo incontro una PMI che ha raccontato la sua esperienza in termini di finanziamento attraverso capitali istituzionali, chiudendo così quel circolo virtuoso a cui il sistema degli investitori istituzionali e delle case di gestione guarda sempre più con favore. Acerbis Italia Spa, attraverso lemissione di un bond quotato sul mercato dedicato di Borsa Italiana ExtraMotPro, ha raccolto risorse, complementari al credito bancario, per investire in innovazione tecnologica e consolidare la sua posizione sul mercato internazionale. Un ulteriore esempio di come le eccellenze produttive nazionali e il maturo mercato degli investitori istituzionali effettivamente possono superare la narrativa del non si può fare. Anche sul fronte dellofferta, il mercato degli strumenti a disposizione degli investitori diventa sempre più diversificato: aumentano i prodotti tematici e sempre più adattabili alle diverse esigenze di Fondi, Casse e Fondazioni Bancarie.
Infine, come avvenuto lo scorso anno, tutti gli spunti e le riflessioni fatte durante i due incontri del 2019 verranno raccolti e integrati con schede di dettaglio e interviste ai protagonisti dei casi di studio analizzati allinterno di un Quaderno di Approfondimento, che sarà presentato a tutti gli stakeholder del sistema il 22 gennaio a Roma.
I materiali dell'incontro di studio e approfondimento del Tavolo di Lavoro sull'investimento in economia reale:
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