Temi

Redditi, IRPEF e spesa per il welfare: quei conti che non tornano

Mara Guarino

Il 75,80% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro, corrispondendo solo il 24,43% di tutta l'IRPEF, un'imposta neppure sufficiente a coprire la spesa per sanità e assistenza. I numeri migliorano ma meno di quanto crescita del PIL e dell'occupazione lascerebbero auspicare e, soprattutto, meno di quanto richiederebbe la sostenibilità del nostro welfare

Allarme debito pubblico globale: qual è il piano Italia per ridurre il deficit?

Bruno Bernasconi

Il FMI lancia l'allarme sul debito pubblico globale, previsto oltre i 100mila miliardi di dollari quest'anno e destinato a raggiungere il 100% del PIL entro il 2030. Per avviare un percorso di riduzione sostenibile, servono quindi interventi correttivi, soprattutto in quei Paesi (come l'Italia), per i quali la Commisione europea ha chiesto la procedura per deficit eccessivo 
 

Il miraggio del controllo della spesa pubblica

Alberto Brambilla

Il bilancio di bonus e sgravi concessi negli ultimi anni non è affatto positivo per il Paese: mentre spesa assistenziale e debito pubblico galoppano, la povertà aumenta e l'Italia primeggia in Europa per evasione fiscale e contributiva, soffrendo viceversa nel confronto sull'occupazione. Tutti dati che evidenziano la necessità di scelte meno popolari ma più coraggiose

Un welfare generoso ma insostenibile: perché separare previdenza e assistenza?

Mara Guarino

Sono 157 i miliardi assegnati a oneri assistenziali nel 2022, con una spesa cresciuta del 126% nell’arco di un decennio. Tutto sommato stabile invece quella per prestazioni previdenziali, che vale il 12,97% del PIL: un valore in linea con la media europea ma distante da quello comunicato a Bruxelles. Generando confusione ed esponendo il Paese al rischio di una dura riforma

L'Italia e la povertà, un caso da manuale

Lorenzo Vaiani

Nel corso di 12 anni, nonostante una spesa assistenziale pressoché raddoppiata, il numero di soggetti in condizione di povertà assoluta è aumentato arrivando a sfiorare nel 2021 i 5,6 milioni. Sorge spontanea una domanda: quanto fatto fin qui ha forse provocato un effetto distorsivo nei meccanismi di contrasto e generato una "trappola della povertà"?
 

Grandi dimissioni ed effetti sulle pensioni: quanto pesa la fuga dal lavoro?

Alberto Brambilla

Nonostante i bassi livelli di occupazione, crescono anche in Italia le dimissioni volontarie (per quanto con cifre non così eclatanti come quelle descritte dai media), mentre si fa sempre più grave il divario tra i posti offerti dal mercato e i lavoratori potenziali: lo specchio di un Paese che deve ridurre la spesa per assistenza e migliorare le proprie politiche attive per il lavoro se vuole evitare il default

Davvero l'Italia non può separare previdenza e assistenza?

Alberto Brambilla

Nel 2019 (anno che ha preceduto la pandemia da COVID-19) la spesa per pensioni italiana è ammontata a 230,25 miliardi, il 12,88% del PIL: un valore in linea con la media europea ma distante da quello che viene effettivamente comunicato dalle nostre istituzioni a Bruxelles. Generando confusione ed esponendo il Paese al rischio di una nuova dura riforma 

Salvare il pianeta

Alberto Brambilla

Un continuo aumento della popolazione è compatibile con la tutela ambientale? Benvenute le iniziative a sostegno della famiglia ma un Paese che ha cura dei suoi giovani non può prescindere da una seria riflessione sullo sfruttamento delle risorse del pianeta e sui sempre più elevati livelli di debito pubblico