Editoriale

La brutta sentenza della Corte Costituzionale

Alberto Brambilla

Una recente pronuncia ha giudicato legittimo il meccanismo di rivalutazione delle pensioni previsto dalla Legge di Bilancio per il 2023. Non è la prima volta che la Consulta si esprime a favore del "raffreddamento" verso gli assegni di importo più elevato e proprio questo, insieme a storture di natura tecnica, fa riflettere: in precedenza, la Corte stessa raccomandava infatti che il "taglio" fosse di breve durata, proporzionato e non ripetitivo

L'assalto ai fondi pensione e alle Casse di Previdenza

Alberto Brambilla

Nelle ultime settimane si sta discutendo di introdurre per legge l'obbligo, per i fondi pensione complementari, di investire in strumenti azionari emessi da PMI italiane: se supportare l'economia reale domestica è certo una necessità, la strada dell'imposizione statalistica non pare quella giusta. Tanto più dopo anni in cui la previdenza complementare non viene supportata e incentivata

Pensione di base + complementare: un'opportunità mancata

Alberto Brambilla

Tra le (poche) novità introdotte dalla Legge di Bilancio in ambito previdenziale c'è la possibilità, per i contributivi puri, di cumulare pensione pubblica e rendita complementare ai fini del raggiungimento dei valori soglia necessari a soddisfare i requisiti per il pensionamento. Una soluzione per pochi e che non risolve i reali problemi del sistema
 

È finita la stagione dei bonus, anzi no!

Alberto Brambilla

Con un debito pubblico tanto pesante sulle spalle, l'Italia può davvero permettersi una classe politica che promette bonus e sussidi a profusione? Meglio semmai riflettere e intervenire attivamente sulle cause di eventuali condizioni di povertà, guardando però con attenzione anche ai dati sui consumi, dai quali sembrerebbero emergere evidenti fenomeni di elusione e sommerso
 

Il miraggio del controllo della spesa pubblica

Alberto Brambilla

Il bilancio di bonus e sgravi concessi negli ultimi anni non è affatto positivo per il Paese: mentre spesa assistenziale e debito pubblico galoppano, la povertà aumenta e l'Italia primeggia in Europa per evasione fiscale e contributiva, soffrendo viceversa nel confronto sull'occupazione. Tutti dati che evidenziano la necessità di scelte meno popolari ma più coraggiose

Il sogno italiano? Tutto gratis!

Alberto Brambilla

Bonus, agevolazioni e sgravi di ogni genere continuano a premiare in Italia quanti meno versano, a discapito del debito pubblico e di quella sempre più esigua percentuale di popolazione che, con tasse e contributi, finanzia il nostro welfare state. Il risultato? Siamo ultimi in Europa per tasso di occupazione ma primeggiamo, al contrario, per elusione fiscale 
 
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