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Come si rivalutano le pensioni nel 2024

Michaela Camilleri

A partire dall'1 gennaio 2024 verrà riconosciuto un adeguamento delle pensioni all'inflazione pari al +5,4%: ecco in quale misura si rivaluteranno gli assegni il prossimo anno e quanto viene percepito anticipatamente già nel mese di dicembre

Pensioni e Legge di Bilancio: quali novità per il 2023?

Alberto Brambilla

Le risposte del Prof. Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, ai dubbi più diffusi dopo l'approvazione della Legge di Bilancio: dai requisiti per Quota 103 alla rinnovata Opzione Donna passando per il nuovo schema di rivalutazione, alcuni chiarimenti sulle novità previdenziali previste per il 2023
 

Pensioni, il bancomat della rivalutazione

Alberto Brambilla

Uno schiaffo al merito per i circa 1,8 milioni di italiani con rendite (supportate da contributi) dai 2.500 euro lordi in su: alcuni spunti di riflessione sullo schema di indicizzazione delle pensioni voluto dal governo Meloni a partire dai dati dell'ultimo Osservatorio realizzato da Itinerari Previdenziali, con il sostegno di CIDA

Pensioni e adeguamento all'inflazione, gli aumenti previsti da ottobre (e novembre)

Michaela Camilleri

Per l'ultimo trimestre dell'anno, il Decreto Aiuti bis ha previsto due interventi sulle rivalutazioni delle pensioni: da ottobre, i pensionati con assegni fino a 2.692 euro al mese riceveranno una rivalutazione straordinaria del 2% valida per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre; da novembre, tutti i pensionati avranno poi un assegno aumentato dello 0,2%

Rivalutazione delle pensioni, non facciamo scherzi!

Alberto Brambilla

Grazie alla perequazione automatica, i percettori di pensione saranno forse gli unici italiani in grado di contrastare (nel 2023) gli effetti dell'inflazione sul potere d'acquisto della propria rendita mensile. Come funziona l'attuale meccanismo di indicizzazione e come si è evoluto nel tempo? 
 

Pensioni, dal 2022 rivalutazione più generosa

Michaela Camilleri

Scade nel 2021 la disciplina transitoria riguardante la rivalutazione delle pensioni: meccanismo di calcolo più favorevole e importo dell'assegno più generoso dall'1 gennaio 2022. Come funziona la "nuova" indicizzazione?

Un centesimo al giorno toglie 12.000 euro di torno

Alberto Brambilla e Antonietta Mundo

Nonostante si voglia far passare l'ultima sforbiciata al potere d'acquisto delle pensioni come un affare di pochi centesimi, tanto che nemmeno L'avaro di Molière se ne avrebbe cura, i numeri dicono diversamente: si va dall'intera annualità (o poco meno) di chi riceve almeno 2.800 euro netti al mese ai circa 12mila euro in meno per il milione di pensionati che ne riceve 1.600 

Pensioni: tagli e prelievi, le promesse mancate (1)

Alberto Brambilla, Giovanni Gazzoli e Antonietta Mundo

Con l'indicizzazione partita lo scorso primo aprile, non si ridurranno solo gli importi degli assegni pensionistici in pagamento, ma si renderà necessario anche restituire (proprio dal mese di giugno) ciò che è stato incassato in più rispetto al nuovo meccanismo: l'impatto sulle pensioni della legge 145/2018