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Quanta confusione sui (veri) importi delle pensioni italiane

Michaela Camilleri

Quando si parla di pensioni si incorre spesso in luoghi comuni e, tra i più duri a morire, quelli riguardanti gli importi delle prestazioni, in particolare sotto i mille euro. Falsi miti e imprecisioni che rischiano di minare la fiducia, in particolare dei più giovani, nei confronti del nostro sistema 

Pensioni, una riforma (impopolare) nel segno di equità e sostenibilità

Alberto Brambilla

Meno assistenzialismo, più controlli e innalzamento dell'età pensionabile (con flessibilità) sono misure essenziali per la tenuta della nostra previdenza: una questione di sostenibilità e di equità per un sistema che si confronta non solo con una delle aspettative di vita più elevate al mondo ma anche con pesanti disparità a carico dei cosiddetti "contributivi puri" 
 

Gender gap e pensioni basse: i (ricorrenti) falsi miti sulla previdenza italiana

Michaela Camilleri

Il Nono Rapporto Itinerari Previdenziali sfata alcuni luoghi comuni in materia di previdenza pubblica: tra i più duri a morire, quelli riguardanti il gender gap pensionistico e l'importo troppo basso delle prestazioni. Eppure, una migliore e corretta comunicazione dei dati gioverebbe in termini sia di disuguaglianza percepita sia di fiducia nel sistema
 

Davvero l'Italia non può separare previdenza e assistenza?

Alberto Brambilla

Nel 2019 (anno che ha preceduto la pandemia da COVID-19) la spesa per pensioni italiana è ammontata a 230,25 miliardi, il 12,88% del PIL: un valore in linea con la media europea ma distante da quello che viene effettivamente comunicato dalle nostre istituzioni a Bruxelles. Generando confusione ed esponendo il Paese al rischio di una nuova dura riforma