Lavoro

Coronavirus, da crisi sanitaria a occupazionale

Alberto Brambilla e Claudio Negro

La crisi sanitaria prodotta da COVID-19 si sta trasformando con impeto in una crisi occupazionale, con effetti dirompenti per il welfare e, in particolare, per la gestione delle pensioni e degli ammortizzatori sociali: escludendo le prestazioni temporanee, il disavanzo INPS per il 2020 potrebbe aggirarsi tra i 41 e i 49 miliardi, un livello da non sottovalutare

Quo vadis Quota 100? Il punto sulle domande e il possibile impatto di COVID-19

Giovanni Gazzoli e Mara Guarino

Le misure di pensionamento anticipato per il 2019 costeranno circa 6 miliardi rispetto ai 3,968 previsti, aumento non imputabile però a Quota 100, il cui numero di richieste è stato in linea con le attese: ancora da valutare per il biennio 2020/2021 i riflessi sul sistema di protezione sociale del nuovo coronavirus, che potrebbe aumentare la propensione al pensionamento degli italiani

Quando la toppa è peggio del buco

Alberto Brambilla e Natale Forlani

Oltre alla sanatoria per i lavoratori stranieri che si trovano irregolarmente in Italia, il "decreto Rilancio" interviene sul tema del lavoro agricolo introducendo una norma che trasforma il sussidio al reddito in una sorta di salario minimo, garantito dallo Stato, e arrotondabile con altre prestazioni sulla base della buona volontà dei percettori: un caso da studiare per le politiche del lavoro del futuro o una scelta a dir poco discutibile?
 

Pensioni e coronavirus, i riflessi di COVID-19 sulla protezione sociale

Alberto Brambilla e Claudio Negro

Gli effetti della crisi sanitaria spingeranno molte persone verso misure di pensionamento anticipato perché una rendita decurtata è comunque meglio di zero reddito: il rischio è però quello di mettere a dura prova il sistema, soprattutto a fronte dell'atteso calo di occupazione. Le stime del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali sul possibile impatto del nuovo coronavirus sul welfare italiano

Sanatorie e migranti, basta guardare a esiti e ricorsi

Alberto Brambilla e Natale Forlani

Tra le misure più discusse del cosiddetto decreto "Rilancio", l'esecutivo ha previsto anche una procedura per regolarizzare (per motivi di lavoro) una parte degli stranieri che vivono in Italia: eppure, la storia delle ultime sanatorie dimostra come questi provvedimenti spesso non centrino il bersaglio fallendo persino nell'intento di tutelare i lavoratori irregolari 

La conciliazione vita-lavoro tra "Cura" e "Rilancio"

Michaela Camilleri

Con la graduale ripresa delle attività e l'avvio delle fasi 2 e 3, per molti genitori la cura dei figli rimane difficile da conciliare con l'attività lavorativa. Numeri alla mano e alla luce delle novità introdotte dal decreto "Rilancio", ecco perché potenziare congedi e bonus baby-sitter potrebbe non bastare
 
 
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