Temi

Senza classe media non c'è futuro

Alberto Brambilla

I cittadini con redditi superiori a 35mila euro sono circa 5 milioni: da soli versano il 60% di tutta l'IRPEF ma, pur sostenendo il peso del nostro welfare, sono spesso penalizzati da provvedimenti iniqui, come quello sulla rivalutazione pensionistica, o esclusi da bonus e agevolazioni. Eppure, penalizzare la classe media del Paese vuol dire penalizzarne economia e sviluppo... 
 

Una Repubblica fondata sull'assistenza? Spesa quasi raddoppiata dal 2008

Mara Guarino

Nel 2021 l'Italia ha destinato a pensioni, sanità e assistenza 517,753 miliardi: la spesa per prestazioni sociali ha assorbito più della metà di quella pubblica totale. Secondo il Decimo Rapporto Itinerari Previdenziali, a gravare sui conti soprattutto le attività assistenziali, che hanno attinto dalla fiscalità generale oltre 144,215 miliardi di euro 

L'Italia e la povertà, un caso da manuale

Lorenzo Vaiani

Nel corso di 12 anni, nonostante una spesa assistenziale pressoché raddoppiata, il numero di soggetti in condizione di povertà assoluta è aumentato arrivando a sfiorare nel 2021 i 5,6 milioni. Sorge spontanea una domanda: quanto fatto fin qui ha forse provocato un effetto distorsivo nei meccanismi di contrasto e generato una "trappola della povertà"?
 

Rivalutazione delle pensioni, non facciamo scherzi!

Alberto Brambilla

Grazie alla perequazione automatica, i percettori di pensione saranno forse gli unici italiani in grado di contrastare (nel 2023) gli effetti dell'inflazione sul potere d'acquisto della propria rendita mensile. Come funziona l'attuale meccanismo di indicizzazione e come si è evoluto nel tempo? 

Grandi dimissioni ed effetti sulle pensioni: quanto pesa la fuga dal lavoro?

Alberto Brambilla

Nonostante i bassi livelli di occupazione, crescono anche in Italia le dimissioni volontarie (per quanto con cifre non così eclatanti come quelle descritte dai media), mentre si fa sempre più grave il divario tra i posti offerti dal mercato e i lavoratori potenziali: lo specchio di un Paese che deve ridurre la spesa per assistenza e migliorare le proprie politiche attive per il lavoro se vuole evitare il default

Un welfare generoso ma vulnerabile (non solo a COVID-19): perché separare previdenza e assistenza

Michaela Camilleri e Mara Guarino

Sempre più insostenibile il costo delle attività assistenziali a carico della fiscalità generale, che sale a 144,748 miliardi di euro: dal 2008 l'incremento strutturale è stato di oltre 41 miliardi, di 3 volte superiore all'incremento della spesa per pensioni. Dal Nono Rapporto Itinerari Previdenziali, ancora una volta, dati che certificano l'enorme peso dell'assistenza sul sistema di protezione sociale italiano