Lavoro

Salari, il convitato di pietra

Marco Leonardi

Subito dopo la sicurezza, le retribuzioni sono senza dubbio un tema prioritario in materia di lavoro: un nodo da affrontare più con una vera riforma della contrattazione che con incentivi e leve fiscali, da usare con razionalità per non correre il pericolo di sostituire strutturalmente i salari con il denaro pubblico

L'evoluzione del mercato del lavoro nell'analisi del World Economic Forum

Bruno Bernasconi

L'impatto delle "grandi transizioni" coinvolgerà anche il mercato del lavoro, con una crescita netta dell'occupazione globale del 7% entro il 2030. Secondo l'analisi del World Economic Forum, nei prossimi cinque anni saranno creati oltre 170 milioni di nuovi posti, a fronte di 92 milioni persi, con la tecnologia alla base delle figure professionali a più rapida crescita

Cresce l'occupazione, cala la produzione

Alberto Brambilla e Claudio Negro

I dati Istat riferiti al mese di gennaio si confermano da record ma non privi di contraddizioni: all'alta occupazione corrispondono infatti salari modesti, scarsa partecipazione al mercato del lavoro e bassa produttività, cui fa da contrappeso un'enorme spesa assistenziale. Fino a quando questo delicato equilibrio potrà reggere?
 

Italia poco attrattiva e meritocratica: i giovani preferiscono l'estero

Bruno Bernasconi

Scarsa meritocrazia, poche opportunità, salari inadeguati sono tra le ragioni che spingono molti giovani italiani a cercare maggiore fortuna fuori dai confini nazionali. Una perdita di "capitale umano" che, complice l'incapacità di attrarre risorse qualificate dagli altri Paesi, contribuisce ad alimentare il problema del mismatch

A fine 2024 rallenta l'occupazione: quali prospettive per il nuovo anno?

Alberto Brambilla

Nonostante i record 2024, la situazione del mercato del lavoro italiano pare preoccupante. Mentre i nostri tassi di occupazione restano poco competitivi in Europa, i problemi che affliggono l'economia del Paese (a cominciare dalla bassa produttività) lasciano intravedere per l'avvio del nuovo anno una possibile fase di stop dei principali indicatori occupazionali
 

Pressione fiscale e fiscal drag

Marco Leonardi

Secondo gli ultimi dati Istat, la pressione fiscale è cresciuta nel 2024 di 0,8 punti percentuali: colpa del fiscal drag che, in tempi di inflazione, ha ridotto i redditi disponibili del 3,6% nell'arco di un decennio. A pesare sull'ultimo anno anche gli interventi del governo, mirati sì a ridurre le tasse ma soprattutto nei riguardi di chi, in verità, ne pagava già molto poche

Rapporto INAPP: rafforzare le politiche attive per superare mismatch e inattività

Bruno Bernasconi

Pur con numeri in miglioramento, il mercato del lavoro italiano continua a mostrare criticità quali il disallineamento tra domanda e offerta (mismatch) ed elevati livelli di inattività, soprattutto tra giovani e donne. Per farvi fronte, secondo l'INAPP occorre un nuovo approccio in tema di politiche attive del lavoro che metta al centro la formazione e rafforzi la cooperazione di tutte le parti in causa
 
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