Economia Società

La ripartizione del gettito IRPEF tra le diverse macroaree italiane

Francesco Scinetti

Anche nel 2023 persiste una forte spaccatura tra aree che contribuiscono molto (il Nord) e regioni che contribuiscono al gettito IRPEF in misura più marginale (il Sud): una frattura che sembra riflettere non solo le maggiori difficoltà economiche del Mezzogiorno, ma anche un più diffuso ricorso a economia sommersa e lavoro irregolare

L'evoluzione del debito pubblico dei Paesi UE

Francesco Scinetti

Come diretta conseguenza delle politiche monetarie e fiscali iper-espansive e della contrazione economica causata dalle misure di contenimento del virus, durante la pandemia da COVID-19 il rapporto debito/PIL di tutti i Paesi UE è aumentato vertiginosamente. E la situazione non si è ancora del tutto normalizzata
 

Gli investimenti delle Fondazioni di origine Bancaria a sostegno dell'attività erogativa

Bruno Bernasconi

Non potendo contare su flussi contributivi in entrata, le Fondazioni necessitano di un'attenta politica di investimento per garantire le risorse necessarie a svolgere la propria mission istituzionale. Gli strumenti del risparmio gestito confermano il loro peso predominante, senza dimenticare il naturale focus rivolto all’economia reale

Dove allocano i propri risparmi le famiglie italiane

Francesco Scinetti

La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane ha continuato a crescere nel 2024, superando per la prima volta la soglia dei 6.000 miliardi di euro, in aumento di oltre 249 miliardi rispetto al 2023 (+4,3%). Se si considera la variazione dal periodo pre-pandemico, l'ammontare complessivo del risparmio degli italiani è aumentato di 1.367 miliardi (+29,3%)
 

Un popolo oppresso dalle tasse? Chi (e quanto) paga l'IRPEF in Italia

Mara Guarino

Dall'ultimo Osservatorio Itinerari Previdenziali sulle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF emergono alcune "scomode verità": il 72,59% degli italiani dichiara redditi fino a 29mila euro, corrispondendo solo il 23,13% di tutta l'IRPEF, un'imposta neppure sufficiente a coprire le prime tre funzioni di welfare (sanità, assistenza sociale e istruzione). La fotografia di un Paese in cui pochi pagano per tutti

Dal banco di scuola al mercato del lavoro: come le scelte di studio alimentano il divario di genere

Federica Cirone

Nonostante le donne italiane ottengano risultati scolastici migliori degli uomini, il percorso di studio scelto le indirizza verso carriere con minori prospettive di crescita. La scarsa presenza femminile nelle discipline STEM contribuisce a rafforzare il divario di genere nel mercato del lavoro, traducendosi in occupazione più bassa, salari ridotti e minori opportunità professionali
 
1  2  3  4  5  6